La pedagogia è una scienza della educazione e della formazione che può essere una guida per insegnare, attraverso MODELLI DIDATTICI e METODOLOGIE DIDATTICHE.
Si dice che gli insegnanti siano sempre desiderosi di ottenere, dalla ricerca pedagogica, qualche “ricetta” da potere applicare, così come è, nei diversi contesti di formazione nei quali si trovano ad operare. E, puntualmente, restano delusi.
Ciò avviene perché nella formazione uno degli aspetti di maggiore importanza è rappresentato proprio dalla capacità personale di elaborare e rielaborare ipotesi progettuali e proposte attuative in modo autonomo e, soprattutto, critico.
Vi è però, di fatto, un “salto” della circolarità tra la teoria e la prassi – con la percezione, da parte dei formatori, di una “distanza” tra il concreto e il possibile, tra ciò che si potrebbe fare e ciò che si riesce a fare.
Spesso è molto difficile ricollegare la pratica dell’esperienza quotidiana in classe con le relative teorie pedagogiche di riferimento. Ciò è particolarmente significativo per la PEDAGOGIA SPECIALE.
Inoltre, l’insegnamento può assumere una molteplicità di forme; relative a epoche storiche, a temperie culturali, a sinergie interpretative e, appunto, a variabili contingenti e contestuali.
Lo stesso è per la cucina. La cucina è infinitamente ricca, varia, multiforme; in senso antropologico, è relativa alle diverse popolazioni e, a livello filogenetico, è legata ai diversi tempi storici nei quali si è andata trasformando.
La formazione di un bravo cuoco dipende dall’avere acquisito la padronanza delle nozioni di base della cucina, dall’essere venuto incontro alla propria identità culturale e contestuale ma, anche, dal riuscire a “staccarsi” dalla ricetta – per procedere in modo sempre più autonomo, per iniziare a “fare a occhio” e, pian piano, a provare nuove soluzioni, inedite combinazioni.
Un bravo cuoco comincia la sua formazione da una ricetta, semplice. Ciò non esclude, tuttavia, né che possa divenire capace di padroneggiarne più di una, in modi più o meno complessi, né che possa prescinderne, con l’esperienza, né che la cucina – se si “riduce” all’interno di una ricetta – perda qualcosa della sua poliedrica variabilità.
È vero, la pedagogia non è lo stesso della cucina; sono due campi del sapere radicalmente differenti. Eppure, non è detto che la formazione di un insegnante non possa partire da una ricetta, semplice o complessa che sia.
In questo sito è possibile assaggiare alcune ricette per l’insegnamento. Per una degustazione completa, si rimanda al testo F. Santoianni, Modelli e strumenti di insegnamento, Carocci, Roma, 2010.
Aggiornamento e formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche
Aggiornamento per la formazione docenti scuola sulle metodologie didattiche e sulle strategie didattiche
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