Dopo il Mille, in Europa:
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sviluppo economico, crescita tecnica, conflittualità politica,
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società più dinamica e classe borghese, valori di libertà e nazione-stato,
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più soggetti politici: le città, gli individui, l’Impero, il Papato, i Comuni, gli Stati nazionali.
La res publica christiana di fede cattolica:
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non è più esposta alle invasioni dei barbari (a Sud c’è l’Islam, avversario civilizzato; a Sud-est c’è l’Impero Bizantino, presenza familiare),
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le Fiandre e le repubbliche marinare (Amalfi, Venezia, Genova, Pisa) riaprono i commerci con l’Oriente,
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l’Europa si delinea come entità politico-culturale, aperta agli scambi e autonoma, lingue nazionali e letterature in lingua volgare,
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la borghesia: classe sociale cittadina imprenditice, dinamica, con progetti socio-politici di trasformazione, con coscienza di sè e nuovi ideali: individuo, libertà, produttività,
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anche il popolo rinnova la propria ideologia religiosa e morale (sette pauperistiche e lotte contadine),
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competenze specializzate e nascita delle Corporazioni,
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è la città che educa, con la lotta politica, lo sviluppo tecnico, il paradigma razionale, la produzione artistico-letteraria che vuole parlare al popolo.