Erasmo da Rotterdam:
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centralità dell’educazione e necessità di una lingua universale,
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ritorno agli aspetti cristiani degli studi classici (in contrasto con l’interpretazione laica dell’Umanesimo),
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uso delle lingue classiche come lingue vive,
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metodo di insegnamento non formale e grammaticale: contatto diretto con i testi,
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polemica contro Cicerone: studiare gli autori che affrontano i problemi concreti e non sono solo un esempio di stile.