La famiglia:
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patriarcale (aree agricole) e nucleare (aree urbane),
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poco strutturata, in continuità con la vita sociale, autoritaria,
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destina i figli nella società, ma non li investe di progetti come nella famiglia borghese moderna.
I bambini:
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ruolo sociale minimo, senza attenzione alla loro specificità psicofisica,
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l’infanzia è età amorale e innocente insieme, sono spettatori senza censure.
La donna:
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subalterna, estranea all’educazione,
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marginalizzata ed esaltata (Eva e Maria),
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valorizzazione: le sante e la donna idealizzata, che guida e consiglia.
I giovani:
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subalternità: dipendenti dal padre, la vita sociale inizia con il matrimonio, inferiorità economica, sociale e giuridica (la pienezza dei diritti è del capofamiglia),
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ribellione (attraverso dispositivi di sfogo): vagabondaggio, avventura, Confraternite con un codice etico ben definito.