L’Università (studium generale):
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nasce dall’evoluzione delle scuole cattedrali,
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1231: la bolla Parens Scientiarium di Papa Gregorio IX impone il giuramento ai docenti,
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gli studenti anziani insegnano ai giovani,
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autogoverno delle corporazioni studentesche,
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dopo cinque o sette anni lo studente è baccelliere, dopo altri due anni è magister,
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nuovo modello di intellettuale: goliardi o clerici vagantes.
Lo studio:
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i testi sono auctoritates e sono commentati nella lectio: si dà il significato grammaticale, la spiegazione logica, l’interpretazione del testo; da qui l’emergere di problemi che dà luogo alla disputa sotto la guida del maestro la cui conclusione viene scritta,
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i maestri si impegnavano a rispondere in dispute su qualsiasi argomento,
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il libro si fa strumento (senza ornamenti, si smembra anche in quaderni).