Fine del 1400: la rivoluzione culturale dell’Umanesimo italiano si ferma:
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non realizza la figura del nuovo principe secondo gli ideali classici e cristiani,
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gli intellettuali umanisti non diventano un ceto dirigente,
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cultura disimpegnata sul piano politico e civile,
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nelle corti solo il signore ha il potere e comanda una burocrazia subalterna,
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l’ideale del cortegiano rompe con gli ideali della borghesia umanistica,
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il formalismo prevale sull’etica,
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l’ideale formativo coincide con le buone maniere e l’imitazione esteriore della virtù.