CORSI DI FORMAZIONE DOCENTI SCUOLA: Origini modelli postcognitivisti

I modelli post-cognitivisti dell’apprendimento nascono dal ripensamento delle problematiche e delle metodologie di indagine cognitiviste messo in atto da una comunità di ricerca che ha segnato il graduale e difficile passaggio dal cognitivismo al post-cognitivismo.

Le considerazioni che hanno motivato tale passaggio sono state originate dal modo in cui la scienza cognitiva avrebbe affrontato le problematiche del funzionamento cognitivo del mentale, cioè separandole in livelli specifici di analisi, isolati dall’influenza di fattori contestuali, affettivi o emozionali, ma anche evolutivi e di interazione sociale.

L’avere isolato lo studio della mente da piani interpretativi interdipendenti come quello storico, sociologico e culturale, ma anche biologico e neurologico, che potevano concorrere a darne una spiegazione esaustiva; l’avere focalizzato l’attenzione sulle architetture cognitive, tralasciando la dimensione emozionale; l’aver creduto in un progresso continuativo e lineare, che privilegiasse le forme più evolute (per esempio, i modelli tecnologicamente più avanzati), trascurando il ruolo della discontinuità spazio-temporale e non soffermandosi sul “farsi” dei processi (evolutivi, adattivi, di costruzione delle conoscenze); l’aver analizzato, seppure a fondo, le modalità elaborative del soggetto, senza chiedersi quali relazioni di condivisione intersoggettiva potevano sussistere: queste critiche al cognitivismo, mosse con uniforme continuità da più ambiti disciplinari, hanno segnato la necessità di nuove teorie per la strutturazione e la gestione degli apprendimenti.

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