La formazione scolastica romana, più limitata e più utilitaria di quella greca, mantenne il principio retorico, la tradizione delle arti liberali, il valore della parola.
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scuola della classe dirigente: funzionale al dominio sociale e alla scelta politica e militare
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scuole per i ceti inferiori: di apprendistato, legate ai mestieri, alle arti, alle professioni, meno istituzionalizzate, si insegnano tecniche.
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In Grecia: il lavoro manuale era disprezzato perché opposto all’ideale della vita contemplativa, affidato agli schiavi.
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A Roma: ideologia del lavoro: gli artigiani sono uomini liberi, le tecniche si complicano (legate all’esercito, all’agricoltura, all’artigianato), si insegna in specifici luoghi di apprendimento (botteghe, istituzioni di formazione professionale).